Destinazione

Premantura

La città si trova sulla punta della penisola, immersa nel mare blu-verde, e fa uno spettacolo magnifico. La costa lunga 30 km, con baie e spiagge incontaminate, isolotti disabitati, flora unica e paesaggi mozzafiato rende questo luogo singolare.

Il mare qui è uno dei più puliti del Mediterraneo. La tipica architettura mediterranea dà l’impressione di una città di mare assonnata che si oppone ai venti del mare. Al centro si trova il campanile della chiesa di San Lorenzo, il santo patrono di Premantura, che è visibile dal mare e per secoli funge da guida per pescatori e marinai.

La storia di Premantura risale a un passato lontanissimo. Su tutta la penisola, tracce di dinosauri risalenti a 70 milioni di anni nella vicina isola di Fenoliga e rovine di edifici risalenti a migliaia di anni sono testimoni dell’antica presenza della vita.

Storia

Tracce di dinosauri rinvenute sull’isola di Fenoliga nel 1975 appartengono, molto probabilmente, al teropode, all’ornitopode e ad una specie di sauropodi. Esse risalgono al periodo cretaceo (65-70 milioni di anni fa).

Anticamente, la città di Premantura era conosciuta come Capo di Pola, e nel I secolo il romano Pomponio Mela la nominò Promunturium Polaticum, da cui deriva il nome moderno. Gli studi hanno dimostrato che Premantura era abitata 4000 anni fa. Insieme agli edifici di quei tempi, furono trovati monumenti con iscrizioni greche e latine e una statua in bronzo di Minerva. Sotto l’impero romano, insieme a Pomer, la città apparteneva a Pola. Nel V secolo il vescovo l’assunse, e nell’VIII, la famiglia Sergi. Nel 1331, la città cadde sotto il dominio di Venezia.

Nel 1585, i primi immigrati dalla Dalmazia arrivarono a Premantura, fuggendo dai turchi. La chiesa dedicata a San Lorenzo fu costruita dal 1632 al 1664. Si ritiene che sia stato costruita sulla fondamenta della chiesa di San Nicola (metà del XV secolo). Nelle vicinanze si trova una valle che era chiamata Runtian o Runtianum. Qui c’era un insediamento medievale, chiamato Ronzano, e in seguito Ronz. Nel XVII secolo fu saccheggiato e completamente distrutto, così come la chiesa di San Martino nella baia omonima.

Pomer

In fondo a una baia profonda, protetto dai venti freddi e cullato da grandi alberi, giace modestamente Pomer. Silenzioso, rilassato e riflessivo, Pomer è il luogo in cui prendono vita ricordi che ritornano con ogni onda sulla sua costa. Il mare è senza dubbio l’attrazione principale di questo paradiso. La bellezza della baia e i suoi benefici furono notati dagli antichi romani. La chiamarono Pomoerium e vi costruirono i loro famosi bagni, le lussuose ville e il porto.

Questa antica città di pescatori ospita i nomadi moderni, alla scoperta dell’antico Mediterraneo, i suoi costumi e la sua bellezza. Grazie alla sua attrattività, la marina di Pomer è conosciuta da molti marinai che tornano e ritornano qui.

Per i seguaci di uno stile di vita attivo, Pomer offre vari sport: windsurfing, pallavolo, ciclismo e molti altri. Con la sua gente amichevole, cibi e vini eccellenti, una brezza fresca e una serenità violata solo dal suono delle onde, è un luogo che merita davvero una visita.

Storia

Nella preistoria esisteva qui un villaggio (“gradina”) i cui abitanti costruivano case a palafitte sul sito dell’odierno Pomer. Pomer deve il suo vero aspetto all’epoca romana, o meglio, al periodo della potente famiglia romana Aranum. Essa chiamò il luogo Pomoerium e vi costruì bagni, acquedotti, ville di lusso e strutture domestiche per la produzione di olio d’oliva e vino.

Dopo la caduta di Roma, durante il regno dell’impero bizantino, nel VI secolo, una grande basilica cristiana fu costruita sul sito della villa romana. Secondo alcuni documenti, qui sono stati trovati anche diversi sarcofagi di pietra. Intorno al XII secolo, qui fu costruita un’abbazia benedettina, abbandonata nel XIV secolo.

Quindi il luogo fu chiamato Fontanelle di S. Giovanni secondo le fonti di acqua potabile che esistono anch’oggi in riva al mare. Nel 1149 Pomer cadde sotto il dominio di Venezia e vi rimase fino alla fine del XVIII secolo. Guerre e malattie ne ridussero significativamente la popolazione, quindi alla fine del XVI secolo cominciarono a venire qui gli emigranti, prima da Bologna, poi dai Balcani.

VILLA BIANCA

VILLA CASTAGNA

VILLA CHIARA

VILLA NOCIOLA

VILLA BELLAVISTA

VILLA SOLE

VILLA LUNA

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